Musica

Paolo Brizio


Inizia giovanissimo lo studio dell’organetto con Sergio Berardo, Norbert Pignol, Stephane Milleret, Vincenzo Caglioti, Mario Salvi, Riccardo Tesi. Nel 2001 si diploma presso la Scuola di Alto perfezionamento Musicale di Saluzzo come arrangiatore e compositore. Studia poi pianoforte, percussioni, armonia moderna e canto. Nel 2007 consegue la licenza di teoria e solfeggio presso il Conservatorio Statale “G. Ghedini” di Cuneo a pieni voti. Già membro del gruppo Gai Saber, ha svolto attività di ricerca e promozione della musica tradizionale occitana e trobadorica, rivisitate in chiave moderna, partecipando ad animazioni, rassegne, concorsi e spettacoli in Italia e all’estero. La sua ricerca musicale spazia negli anni dal metal folk con il gruppo Maladecia, al classico con il trio Claror, dalla musica da strada con la Prismabanda street band, alla musica folk internazionale e d'autore dei Serai. Collabora saltuariamente con numerosi gruppi del cuneese (Lou Tapage, La Ramà, Mamagrè, Brassabosc, Amara terra mia, Abuelo Tango). Affianca l’attività di strumentista a quella di compositore per spettacoli di teatro (Compagnia del Birùn e Prismadanza) e per orchestra: vince nel 2010 il Concorso internazionale di composizione Alpi marittime e nel 2011 l’ Ensemble Orchestral Des Alpes De La Mer esegue le sue composizioni per il Concert de l’ Amitié al forte centrale di Tende.

Sara Cesano


Sara Cesano inizia lo studio del violino nel 2002 con il M° Mattia Sismonda. Nel Marzo 2017 consegue la laurea di II livello a indirizzo cameristico con il massimo dei voti, presso il Conservatorio G.F. Ghedini di Cuneo. Nel 2018 perfeziona la prassi violinistica e cameristica all'Accademia di Musica di Pinerolo con Dora Schwarzberg e il Trio Debussy. Partecipa a masterclass tenuti da I. Longo, E. Casazza, Trio di Parma, N. Clayton, B. Maliszewski e S. Tchakerian. Ha collaborato con Orchestra Festival GEF di Sanremo, Orchestra B. Bruni, Orchestra G.F. Ghedini di Cuneo, Orchestra Fondazione CRT e Orchestra Erasmus di Firenze. Arricchisce la sua attività musicale dedicandosi non solo alla musica classica ma anche alla musica popolare e al folk, sperimentando ed esplorando le possibilità del violino in diversi contesti, su palco come in strada. Ha all'attivo numerosi concerti e spettacoli in Italia e all'estero con Prismabanda Street Band, Euron Ensemble, Duo Sciapò e Duea. Collabora stabilmente con: Orchestra della Centrale, partecipando al programma streaming “Stasera non viene nessuno” nell'estate 2020; “La morte della Pizia” lettura teatrale di e con Daniele Pecci; “Piazzolla 2020” con Magasin du café spettacolo musicale dedicato alla musica di A. Piazzolla. Affianca all'attività concertistica l'insegnamento del violino presso Civico Istituto Musicale di Boves, Morozzo, Villafalletto e A.S.D. Prsimadanza a Vernante.

Prismabanda


Un street band che è un prisma di musica, danza ed energia, che tocca generi musicali diversi e ne realizza un musical tra gags, coreografie e giocoleria.

Maladecia


Maurizio Bottero – chitarra, voce
Paolo Brizio – organetto,voce
Floriano Brignone – cornamusa, flauti e cori
Daniele Pellegrino – basso
Elia Dutto – batteria

Nel 2009 nasce l’unico gruppo in provincia di Cuneo in grado di coniugare la grande tradizionalità del basso Piemonte, l’amore per la montagna ed i suoi popoli e la passione per le sonorità un po’ estreme tipiche del filone metal. Ecco che oltre all’abbondante presenza di organetto, pifre, cornamusa ed altri strumenti a fiato, per sottolineare al massimo l’attaccamento alle melodie tradizionali, il tappeto ritmico composto da chitarra, basso e batteria, dà l’impatto necessario a ottenere un sound che riesca a suonare antico e nel contempo moderno, morbido e nel contempo duro. Vengono usati cori, voci pulite e screaming vocals per riuscire ad amalgamare anche qui il divario tra i due generi. Maladecia è una montagna che si trova in Valle Stura e l’origine del nome va fatta risalire alla lingua occitana; il gruppo è attaccato alle tradizioni della propria terra, proprio come una montagna è attaccata al suolo, ha sonorità dure come la pietra che va a formare le montagne stesse, il nome di una cima così imponente è sicuramente appropriato.

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